L’Atalanta si prepara a tornare in campo lontano da Bergamo per affrontare il Genoa a Marassi, nella gara valida per la sedicesima giornata di Serie A. I nerazzurri vogliono dare continuità al buon momento attraversato tra campionato e coppe e ritrovare una vittoria esterna che in campionato manca dal 21 settembre. Di fronte ci sarà il Genoa guidato da Daniele De Rossi, squadra in salute e reduce da prestazioni convincenti. Alla vigilia del match, l’allenatore dell’Atalanta Raffaele Palladino ha presentato la sfida in conferenza stampa dal Centro Bortolotti di Zingonia.
Che tipo di settimana è stata, anche alla luce del lutto che ha colpito Pasalic?
“È stata una settimana toccante. Ieri, a fine allenamento, insieme alla squadra e alla dirigenza abbiamo voluto far sentire la nostra vicinanza a Mario, che si trova in Croazia. Sta vivendo un momento delicato e come Atalanta gli siamo vicini. Domani non ci sarà perché resterà accanto alla famiglia: lo aspettiamo”.
Come giudica il momento attuale della squadra?
“Dalla partita contro il Cagliari ho ricevuto risposte molto importanti, sia dal punto di vista del risultato sia della prestazione. Quella di domani è una grande prova di maturità: non vinciamo fuori casa dal 21 settembre e per noi è fondamentale tornare a farlo, mantenendo gli stessi stimoli”.
In avanti state valutando soluzioni alternative come Krstovic o Zalewski?
“Zalewski può essere una soluzione da trequartista, perché ha le caratteristiche per interpretare quel ruolo, anche se ultimamente lo sto utilizzando da quinto per via dell’infortunio di Bellanova. Krstovic è un’altra opzione, soprattutto a gara in corso, dove può darci sicuramente una mano”.
Samardzic può avere più libertà offensiva, come accade a De Ketelaere?
“Io voglio che gli attaccanti abbiano libertà di esprimersi al meglio. Vale anche per Samardzic, che ha qualità importanti per incidere e fare la differenza. Non si tira mai indietro dal punto di vista dell’impegno: è un professionista serio e lo ha dimostrato anche contro il Cagliari, dove l’ho provato pure come quinto e utilizzato spesso a partita in corso”.
Quanto pesa questa gara contro il Genoa nel vostro percorso?
“Per me è la partita più importante da quando sono qui. Abbiamo bisogno di continuità contro una squadra in salute, che ha fatto molto bene anche contro l’Inter. Voglio vedere un’Atalanta con la stessa mentalità vincente, capace di adattarsi ogni volta che ci sono delle difficoltà”.
Come pensa di riadattare la squadra viste le numerose assenze?
“Al di là delle assenze, considerando anche la Coppa d’Africa, mi aspetto il 110% da tutti. Ho provato diverse soluzioni offensive, tra cui Sulemana, che è recuperato per domani”.
Scalvini è pronto per rientrare?
“Per noi è un giocatore importantissimo e domani potrà dare il suo contributo, anche considerando la situazione in difesa. Giorgio sta bene, anche se deve recuperare ritmo partita. Deve ritrovare la condizione, un po’ come è successo in precedenza a Kolasinac”.
Sta valutando l’utilizzo di un regista basso?
“È una soluzione che ho già testato a Firenze. A gara in corso, e quando ci sarà l’occasione, potremo farlo ancora. Abbiamo centrocampisti che possono interpretare quel ruolo, come De Roon, Brescianini e Musah”.
State lavorando sui calci d’angolo?
“Ci alleniamo molto su questo aspetto. Dobbiamo continuare a migliorare, anche se entrano in gioco tante variabili. È una componente importante che può aiutarci anche in zona gol”.
Sulemana può avere spazio vista l’assenza di Lookman?
“Io l’ho utilizzato spesso in attacco prima dell’infortunio. È rientrato da pochi giorni, ma ha velocità e dribbling. È un giocatore molto importante per noi, così come Daniel Maldini e Zalewski”.
Che giudizio dà su Musah?
“È un ragazzo estremamente positivo, mi piace molto il suo modo di fare. È un giocatore intelligente, capace di ricoprire più ruoli, e merita anche lui una grande occasione”.
Come sta vivendo questo periodo Daniel Maldini?
“Con me a Monza aveva mostrato grandi qualità. Qui non si è ancora visto il vero Maldini e spero di riuscire a sbloccarlo. La fiducia c’è, ma va sempre guadagnata sul campo. Sono convinto che rivedremo Maldini: lui e Sulemana si giocano una posizione vista l’assenza di Lookman”.
Che ricordi ha del suo passato al Genoa? È mai stato contattato per allenare lì?
“Ricordo Palacio, Gasperini, Milito, Thiago Motta, Juric e tanti altri. Grazie a loro sono arrivato in Nazionale e mi sentivo davvero al top. Insieme abbiamo ottenuto risultati importanti, ho ricordi meravigliosi di quella piazza. Non sono mai stato contattato come allenatore, ma quella di domani sarà comunque una partita particolare”.
Che tipo di partita si aspetta, anche alla luce delle prime voci di mercato?
“Sarà una gara diversa rispetto a quella di Coppa Italia e servirà la mentalità giusta. Il mercato non mi piace, anche perché penso di avere già una squadra forte. Non voglio distrazioni: dobbiamo scalare una montagna tutti insieme, poi a gennaio faremo le valutazioni”.
Che Genoa si aspetta di affrontare?
“È una squadra con grande varietà e qualità. Attaccano la profondità e hanno molti giocatori di gamba. Vogliamo fare la partita in un campo difficile, con la mentalità giusta: teniamo molto a vincere”.
Potrebbero esserci convocazioni dall’Under 23?
“Lavoriamo a stretto contatto con loro e mi è già capitato di convocare alcuni ragazzi in allenamento. Per l’Atalanta è fondamentale credere nell’Under 23: all’occorrenza possono darci una mano”.
Quali obiettivi deve porsi questa Atalanta, anche dopo le parole di Luca Percassi?
“Il campionato è ancora lungo. La società vuole puntare in alto e noi dobbiamo scalare una montagna importante. Tutti insieme, tifosi compresi, dobbiamo continuare con questo entusiasmo per vincere e salire in classifica. L’Atalanta è una famiglia e, per raggiungere traguardi ambiziosi, serve compattezza”.
Anche lei, come De Rossi, è innamorato di Scamacca?
“Io sono innamorato di tutti i miei ragazzi (ride, ndr). Ai giocatori va sempre dato sostegno. Sono molto orgoglioso di questo gruppo, che sta ripagando la mia fiducia, Scamacca compreso. Gianluca può ancora crescere e lo sta facendo, sia in allenamento sia in partita”.
Si aspetta più gol anche da De Ketelaere?
“È bravo in zona gol, ma Charles è soprattutto un leader per giocate, assist e movimenti. Sta dimostrando di essere un giocatore straordinario. I gol devono arrivare anche da esterni e centrocampisti: per noi segnare è fondamentale”.
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