Si è spento nella giornata di mercoledì 17 dicembre Eugenio Perico, bergamasco classe 1951 ed ex calciatore dell’Atalanta e dell’Ascoli. Da tempo lottava contro una malattia degenerativa che negli ultimi mesi ne aveva aggravato le condizioni; era ricoverato a Bergamo, all’Istituto Palazzolo. La sua carriera è indissolubilmente legata soprattutto ai colori bianconeri dell’Ascoli, con cui ha scritto pagine importanti della storia del club marchigiano: 236 presenze complessive, un record tuttora imbattuto. Otto stagioni da punto di riferimento assoluto, prima del ritorno a Bergamo all’inizio degli anni Ottanta, lì dove tutto era cominciato.

Con la maglia dell’Atalanta fece parte del gruppo che seppe risalire dalla Serie C alla Serie B, per poi riconquistare la Serie A. Indimenticabile il gol messo a segno nel 1985 allo stadio Comunale contro il Verona: una rete che fissò sull’1-1 il risultato contro la squadra che proprio quel giorno si laureò Campione d’Italia. In nerazzurro fu anche particolarmente legato a Roberto Donadoni, talento emergente di quell’Atalanta e futuro protagonista con il Milan e la Nazionale.

Conclusa la carriera da calciatore, Perico rimase a lungo nel mondo nerazzurro come allenatore del settore giovanile. All’Atalanta contribuì in maniera decisiva alla crescita di tanti ragazzi, conquistando quattro titoli nazionali con i Giovanissimi e distinguendosi per l’attenzione ai valori umani prima ancora che sportivi. Al suo fianco lavorarono per anni Mino Favini e Lucia Castelli, condividendo una visione del calcio come strumento educativo. Nel 1997 si candidò anche a sindaco di Curno, il paese in cui risiedeva, confermando un forte legame con il territorio e la comunità. Eugenio Perico lascia la moglie Maurizia e il figlio Gabriele, anch’egli calciatore professionista.

Alla famiglia Perico e ai suoi amici più stretti il nostro cordoglio e la nostra vicinanza.

Sezione: News / Data: Mer 17 dicembre 2025 alle 18:50
Autore: Redazione
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