Il mercato di gennaio non cambierà il presente di Yunus Musah. A confermarlo è stato Luca Bianchin, collega che segue il Milan e che su La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto sulla situazione del centrocampista statunitense: “Il Diavolo non riporterà a Milano Yunus Musah: l’americano a Bergamo sta giocando molto meno del previsto, ma non tornerà in rossonero e, per regolamento, non può trasferirsi in una terza squadra”.

Una frase che fotografa perfettamente lo scenario. Musah, arrivato all’Atalanta in estate dal Milan in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 25 milioni, sta trovando pochissimo spazio in maglia nerazzurra. Eppure, nonostante il minutaggio ridotto, un cambio di maglia a metà stagione non è un’opzione praticabile.

Il motivo è regolamentare. Musah ha infatti già disputato partite ufficiali con due club nella stessa stagione sportiva, Milan e Atalanta. Le norme Fifa, recepite dall’articolo 95 delle Noif, stabiliscono che un calciatore può essere tesserato al massimo da tre società in una stagione, ma può scendere in campo solo per due di queste in gare ufficiali. Questo significa che, anche in caso di rientro dal prestito, il Milan non potrebbe cederlo a un’altra squadra europea rendendolo immediatamente utilizzabile. Un’operazione che non avrebbe senso tecnico né sportivo.

Di conseguenza, gennaio non offrirà scorciatoie. Musah resterà a Bergamo almeno fino a giugno e dovrà provare a ritagliarsi spazio all’interno di una rosa molto competitiva, dove la concorrenza in mezzo al campo e sugli esterni è altissima. Da qui passeranno anche le valutazioni dell’Atalanta su un riscatto che, oggi, non è affatto scontato. Ma la posta in palio va oltre il club, visto che il ct degli Stati Uniti Mauricio Pochettino non lo convoca da marzo e, senza continuità, rientrare nel giro della Nazionale Usa in vista dei Mondiali 2026 diventa sempre più complicato.

Sezione: Calciomercato / Data: Mer 17 dicembre 2025 alle 23:38
Autore: Redazione
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