Tra le caratteristiche di mister Raffaele Palladino ce n'è una molto evidente per chi lo ascolta parlare in conferenze e interviste: l'attenzione che mette in ogni frase e l'utilizzo di termini e concetti che non è mai casuale, ma che ha sempre un obiettivo, che sia esso evidente o meno. Dna atalantino, spirito bergamasco, energia, entusiasmo sono, per esempio, concetti ricorrenti e che sono centrali nella sua retorica.

In questo caso, l'obiettivo è chiaro. Ha preso in mano un'Atalanta svuotata, che sembrava aver perso la sua spinta propulsiva e la sua identità, quel coraggio che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni nerazzurri. E per ripartire, ricostruire e crescere, il tecnico campano ha subito capito di aver bisogno del gruppo, certo, ma anche di un ambiente compatto, che credesse nel progetto e desse supporto incondizionato. E ci ha messo del suo, nelle parole, ma anche e soprattutto attraverso quell'approccio al lavoro che tanto apprezzano i tifosi nerazzurri.

Stando ai risultati, sta riuscendo nel suo obiettivo. A dirlo è un dato, emblematico. Alla New Balance Arena l'Atalanta di Palladino ha giocato quattro gare e le ha vinte tutte. Non un dettaglio, considerando come il campo di casa, anche nella scorsa stagione, sia stato un tabù, con l'ultima Dea del Gasp che raccoglieva grandi risultati in trasferta, ma zoppicava tra le mura amiche (ottava per rendimento, con cinque sconfitte e cinque pareggi in diciannove gare).

Presto per parlare di certezze, ma Bergamo sembra poter tornare, finalmente, ad essere un fortino, la forza di una squadra che ha bisogno anche della sua gente per risalire la china. Non è un caso, allora, che proprio Palladino ci sia tornato dopo la gara col Cagliari: "I tifosi per sono l’uomo in più, dobbiamo portare energia, entusiasmo - ha detto - Per noi è fondamentale giocare in casa e il dna dell’Atalanta parte da lì, dallo spirito di Bergamo". 

E lo ha fatto, peraltro, anche Gianluca Scamacca, che ha ribadito: "I tifosi sono davvero fantastici, ci sostengono sempre. Sono il dodicesimo uomo in campo". Insomma, la strada è lunga, ma il percorso appare tracciato. Servirà la solita pazienza, ma anche il sostegno di tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 14 dicembre 2025 alle 12:11
Autore: Gianluca Pirovano
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