In un’ipotetica selezione aziendale, l’Atalanta avrebbe già esaminato tutti i suoi candidati. Dopo appena otto partite ufficiali - sei in Serie A e due in Champions League - mister Ivan Juric ha infatti impiegato ben 22 giocatori diversi. Escludendo il secondo portiere Marco Sportiello, il terzo Francesco Rossi e i due lungodegenti Sead Kolasinac e Mitchel Bakker, fermi dall’inizio della stagione, tutti gli effettivi della rosa sono già scesi in campo. Lo evidenzia un approfondimento della Gazzetta dello Sport.

Le rotazioni disegnate da Juric sono diventate ancora più ampie a causa dei numerosi infortuni che hanno colpito la squadra, ma il risultato è sorprendente: la Dea, ricordiamo, ha infatti perso una sola partita, quella in Champions League contro il Psg a Parigi. In altre parole, il “colloquio” è andato bene per tutti i candidati: il tecnico croato può contare su un gruppo profondo, competitivo e coinvolto. Tra le note più interessanti c’è sicuramente la crescita di Lorenzo Bernasconi, promosso in prima squadra dall’U23 e capace di ritagliarsi spazio e fiducia grazie alle prestazioni convincenti. Così come l’exploit di Honest Ahanor (clicca qui per leggere l’approfondimento).

Insomma, con il rientro (a breve) di Sead Kolasinac e il progressivo recupero degli altri infortunati, la sensazione è che l’Atalanta possa presto contare su una doppia squadra, capace di reggere più competizioni senza cali di intensità. Finora, sottolinea la Rosea, l’unico sempre presente in tutte le otto gare (e per tutti i minuti) è stato Marco Carnesecchi. Stesse presenze per ;Mario Pasalic e Berat Djimsiti che però hanno rifiatato con qualche sostituzione. Fuori dal podio Marten De Roon, che ha dovuto saltare la sfida contro il Como per squalifica. In coda alla lista c’è invece Marco Brescianini, con 86 minuti giocati (recuperi esclusi), ma prezioso per la sua duttilità (fra centrocampo e trequarti).

Sezione: Primo piano / Data: Gio 09 ottobre 2025 alle 19:50
Autore: Redazione
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