L’Atalanta di Ivan Juric (sotto osservazione dopo la sconfitta di Udine, ndr) è arrivata a un punto delicato della stagione. I risultati non arrivano - cinque pareggi e una sconfitta nelle ultime sei gare - e il gioco fatica a decollare. La squadra appare lenta, prevedibile, senza quella ferocia e quella verticalità che avevano caratterizzato la Dea negli anni scorsi.

A rendere ancora più evidente la mancanza di identità è il continuo cambio di interpreti nel reparto offensivo: in dieci giornate di campionato Ivan Juric ha modificato il tridente ben otto volte, segno che la ricerca dell’equilibrio in avanti è tutt’altro che conclusa. Le rotazioni - va detto - sono in parte comprensibili - tra infortuni, impegni di Champions e un’ampia scelta di giocatori - ma l’effetto collaterale è evidente: senza continuità diventa infatti difficile trovare ritmo, automatismi e, in particolare, quella chimica, quell’intesa, che spesso fa la differenza negli ultimi metri.

I tridenti schierati da Juric (1ª-10ª giornata di Serie A)

1) Atalanta-Pisa 1-1: De Ketelaere, Scamacca, Maldini
2) Parma-Atalanta 1-1: De Ketelaere, Scamacca, Maldini
3) Atalanta-Lecce 4-1: De Ketelaere, Krstovic, Sulemana
4) Torino-Atalanta 0-3: Samardzic, Krstovic, Sulemana
5) Juventus-Atalanta 1-1: Samardzic, Krstovic, Sulemana
6) Atalanta-Como 1-1: Lookman, Samardzic, Sulemana
7) Atalanta-Lazio 0-0: De Ketelaere, Lookman, Sulemana
8) Cremonese-Atalanta 1-1: De Ketelaere, Krstovic, Lookman
9) Atalanta-Milan 1-1: De Ketelaere, Pasalic, Lookman
10) Udinese-Atalanta 1-0: Samardzic, Scamacca, Sulemana

Sezione: Primo piano / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 16:06
Autore: Redazione
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