L’Atalanta chiude l’esercizio al 30 giugno 2025 con un nuovo risultato positivo e centra il decimo bilancio consecutivo in utile, confermandosi una delle realtà più solide e sostenibili del calcio europeo. I dati, pubblicati da Calcio & Finanza, mostrano un utile netto pari a 37,8 milioni di euro, ben superiore agli 11,8 milioni registrati nella stagione 2023/24. Un traguardo che si inserisce in una sequenza ininterrotta di conti in attivo iniziata nel 2016 e che, nell’era Percassi, porta il totale degli utili accumulati a 213 milioni di euro.
Secondo la documentazione analizzata da Calcio e Finanza, il club nerazzurro ha raggiunto nel 2024/25 un fatturato storico di 320,8 milioni di euro, salendo dai 243,7 milioni dell’esercizio precedente. È la cifra più alta mai registrata dal club nella propria storia, un risultato trainato dal ritorno in Champions League, da un modello gestionale consolidato e dall’ennesima stagione di valore sul mercato.
La voce più rilevante è quella dei diritti televisivi, arrivati a 138,6 milioni di euro (contro i 107,5 milioni del 2023/24). Di questi, 63 milioni derivano dalla Serie A, mentre 67 milioni arrivano dalla nuova formula della Champions League, che ha incrementato i premi distribuiti. Decisive anche le operazioni in uscita: la gestione dei diritti dei calciatori ha generato 121,6 milioni di euro, di cui 100,8 milioni legati alle plusvalenze (contro gli 83,6 milioni dell’anno precedente, di cui 70,9 milioni di plusvalenze).
Crescono anche i ricavi da sponsor e area commerciale, che raggiungono 37,7 milioni (32,2 milioni nel 2023/24), mentre gli incassi da gara salgono a 15 milioni, quasi quattro in più rispetto agli 11,5 milioni dell’anno precedente. Gli altri ricavi, invece, ammontano a 7,8 milioni, leggermente sotto gli 8,6 milioni registrati un anno prima.
I ricavi voce per voce:
- Ricavi da gara: 15,090 milioni (11,551 nel 2023/24)
- Sponsor, commerciali e royalties: 37,706 milioni (32,288 nel 2023/24)
- Diritti tv: 138,607 milioni (107,538 nel 2023/24)
- 63,017 milioni dalla Serie A
- 67,082 milioni dalla Uefa
- Gestione diritti calciatori, prestiti e altri proventi: 121,585 milioni di cui 100,856 milioni dalle plusvalenze
- Altri ricavi: 7,822 milioni (8,673 nel 2023/24)
- TOTALE: 320,808 milioni (243,724 nel 2023/24)
L’espansione del giro d’affari è stata accompagnata da un aumento dei costi, che nel 2024/25 raggiungono 261,7 milioni di euro, rispetto ai 223,6 milioni della stagione precedente. La parte più rilevante rimane quella del personale, salita a 127,3 milioni (120 milioni nel 2023/24), un incremento coerente con la partecipazione alla Champions League e con un organico competitivo su più fronti. Un altro aumento significativo riguarda gli ammortamenti dei calciatori, saliti da 48,5 milioni a 68,2 milioni, quasi 20 milioni in più. Crescono anche i costi per servizi, che passano da 23,3 milioni a 26,4 milioni, e gli altri costi, arrivati a 31,1 milioni (erano 26,2 milioni l’anno precedente).
I costi voce per voce:
- Costi per servizi: 26,465 milioni (23,361 nel 2023/24)
- Costi del personale: 127,385 milioni (120,066 nel 2023/24)
- Ammortamenti e svalutazioni: 76,681 milioni di cui 71,188 milioni per i calciatori
- Altri costi: 31,176 milioni (26,251 nel 2023/24)
- TOTALE: 261,706 milioni (223,675 nel 2023/24)
La differenza tra ricavi e costi genera un saldo operativo positivo di circa 59 milioni, contro i 20 milioni dell’esercizio precedente. Il risultato finale è un utile netto di 37,8 milioni di euro, quasi triplicato rispetto all’anno prima. Il patrimonio netto del club sale a 243,3 milioni, in aumento rispetto ai 190,9 milioni del 30 giugno 2024: un passo avanti importante che consolida ulteriormente la stabilità finanziaria della società. Sul fronte dei debiti, quelli complessivi salgono a 216 milioni (erano 181,1 milioni), mentre l’indebitamento finanziario netto rimane positivo e migliora leggermente: +36,8 milioni rispetto ai +32,9 milioni dell’anno precedente, grazie a una liquidità in crescita da 37 a 43,7 milioni di euro.
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