Lele Adani, nel corso del programma “Viva el fútbol”, è tornato sul tema più delicato degli ultimi mesi in casa Atalanta: il post Gasperini. Un passaggio che, secondo lui, non è stato gestito con la profondità necessaria, come dimostra prima la scelta a giugno di Ivan Juric e poi la svolta immediata, a novembre, su Raffaele Palladino. Per Adani, sostituire un allenatore così identitario non può infatti prescindere da tempi lunghi, valutazioni ampie e una visione più lucida di quella mostrata dalla società.

La scelta del post Gasp richiedeva tempo. Parliamo di un passaggio talmente delicato che serviva un lavoro di approfondimento continuo per individuare un profilo capace di incidere più dell’idea di gioco in sé. Il calcio di Gasperini, infatti, non è qualcosa che si possa riproporre: con lui i giocatori si buttavano nel fuoco - ha detto Adani. Proprio per questo, per trovare l’uomo giusto, sarebbero serviti mesi di colloqui, di ricerca, magari anche all’estero. E invece, purtroppo, quella visione manageriale non c’è stata”.

Sezione: News / Data: Sab 15 novembre 2025 alle 16:20
Autore: Redazione
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