Un ritorno, a tredici anni dall'ultima volta e con una nuova veste. La rivoluzione tecnica in corso all'Atalanta, con l'esonero di Ivan Juric e l'arrivo di Raffaele Palladino, ha portato in dote anche numerosi cambiamenti nello staff tecnico della squadra nerazzurra. Come vi raccontavamo già ieri, hanno lasciato Bergamo Matteo Paro, Miguel Veloso, Paolo Barbero, Stjepan Ostojic e Michele Orecchio. Sono, invece, rimasti il preparatore dei portieri Marco Savorani con il suo collaboratore Sabino Oliva. Confermati anche il match analyst Stefano Brambilla, il collaboratore tecnico Cristian Raimondi, lo Specialist Analyst of Performance Marcello Iaia e il preparatore atletico Andrea Vigni.

Palladino, di contro, ha portato con sé alcuni suoi uomini di fiducia: Stefano Citterio (allenatore in seconda), Fabio Corabi (preparatore atletico), Nicola Riva (collaboratore preparatore atletico), Andrea Ramponi (match analyst) e Mattia Casella (match analyst). C'è poi, come collaboratore tecnico, il ritorno di cui vi parlavamo all'inizio, quello di Federico Peluso.

Peluso a Bergamo, da calciatore, ha scritto alcune delle pagine più importanti della sua carriera. Ha indossato la maglia nerazzurra tra il 2009 e il 2012 (a gennaio 2013 si trasferì alla Juventus). Per lui a Bergamo 115 presenze e 4 gol. I tifosi si ricorderanno sicuramente il suo autogol in casa contro il Bologna, fotografia perfetta della stagione maledetta 2009/2010, che culminò con la retrocessione. L'anno successivo, però, Peluso fu tra i protagonisti della cavalcata che riportò la Dea in Serie A.

Dopo il ritiro dal calcio giocato, arrivato a settembre 2022, ha iniziato il suo percorso da allenatore. Fin da subito ha lavorato con Palladino, prima a Monza e poi a Firenze. Ora questa nuova avventura, in una città che Peluso conosce bene.

Sezione: News / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 18:14
Autore: Redazione
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