Domani, mercoledì 26 novembre, alle 21 Eintracht Francoforte e Atalanta si sfideranno nella quinta giornata della prima fase di Champions League. Ci sarà, certamente, il campo. Importante, fondamentale, per una Dea a caccia di certezze e ti entusiasmo, fin qui smarrito in un campionato decisamente complesso. Ci sarà, però, anche un contorno, fatto di tifo e di amicizia. Inevitabile, considerando il legame che da ormai un quarto di secolo unisce la tifoseria tedesca con quella nerazzurra

Un gemellaggio vero e proprio, sentito e partecipato, anche se nato quasi per caso. Per trovarne le origini serve tornare al 2000. L'Atalanta di Vavassori si trovava in Serie B e il 30 gennaio il calendario prevedeva la trasferta di Treviso. Sul campo non si rivelò un viaggio fortunato, con la Dea che cadde 2-1 (ma comunque a fine stagione riuscì a tornare in Serie A). Discorso diverso sul fronte del tifo.

Nel viaggio d'andata, in treno, i "Nomadi", storico gruppo dell'allora Curva Nord, incontrò per caso alcuni ultras tedeschi, che stavano andando in Veneto a ritirare del materiale per il loro gruppo. Alla fine a Treviso andarono pure loro. E fu la scintilla di un legame che resiste ancora oggi: le visite e i contatti si moltiplicarono e le due tifoserie si scoprirono affini. Caso strano per una realtà, quella del tifo atalantino, non particolarmente avvezza a questo tipo di legami, fatta esclusione per quello con la Ternana.

Oggi, venticinque anni dopo, quell'unione nata a Treviso è rimasta molto solida e verrà celebrata domani sera, quando a Francoforte sono attesi circa tremila bergamaschi.  

Sezione: Primo piano / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 11:56
Autore: Redazione
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