Sono arrivati da quattro Paesi diversi (Inghilterra, Irlanda, Scozia e Svizzera), hanno attraversato mezza Europa per seguire l’Atalanta a Napoli e si sono ritrovati in nove nel settore ospiti del Maradona. Una presenza simbolica, ma non per questo meno appassionata: ore di viaggio, costi importanti e l’orgoglio di rappresentare la tifoseria nerazzurra in una delle trasferte più delicate della stagione.

A rendere la serata ancora più amara, però, non è stato soltanto il 3-1 finale. Al triplice fischio, mentre quel piccolo gruppo applaudiva comunque la squadra, nessun giocatore si è avvicinato a ricambiare il saluto. Un gesto atteso, soprattutto da chi aveva affrontato un viaggio così lungo. “Ci speravamo, eravamo lì ad aspettare almeno un cenno… invece niente. Sono andati direttamente nel tunnel”, racconta con amarezza Danny, tifoso atalantino originario del Regno Unito, su Instagram.


Va ricordato che il numero così ridotto di presenze nel settore ospiti è stato determinato dalle decisioni del Casms: divieto di vendita dei tagliandi ai residenti in Lombardia e in Germania - per via del gemellaggio tra la tifoseria nerazzurra e quella dell’Eintracht Francoforte, rivale del Napoli - e obbligo di Dea Card per l’acquisto. In pratica, potevano entrare solo i sostenitori non residenti nelle due aree e già in possesso della tessera del tifoso.

Un contesto che rende ancora più pesante il rammarico di chi aveva fatto di tutto per esserci ed è, di fatto, tornato a casa senza nemmeno un saluto.

Sezione: News / Data: Dom 23 novembre 2025 alle 14:41
Autore: Redazione
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