Steve Pagliuca, socio di maggioranza dell’Atalanta, ha parlato al Football Business Forum dell’Università Bocconi, toccando diversi temi legati al club nerazzurro. Le sue dichiarazioni, riportate da La Gazzetta dello Sport, spaziano dal legame con Bergamo al nuovo stadio, fino alla sostenibilità e agli obiettivi futuri. “L’Atalanta a Bergamo è una specie di religione. Ogni bambino nato a Bergamo e dintorni è un tifoso dell’Atalanta, per questo è molto importante valorizzare il settore giovanile e investire sul territorio. L’Atalanta è un grande club e lo era già prima del mio arrivo: è un progetto che va avanti da tanti anni, con una programmazione chiara e volta al futuro”.

Pagliuca ha poi parlato dei lavori di ristrutturazione dello stadio, completati nell’estate 2024: “È stata un’opera fatta con cura e in tempi brevi. Siamo l’unico club in Italia ad aver realizzato i lavori in tempo e senza sforare il budget previsto inizialmente. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di venire incontro alle esigenze dei tifosi, con tutte le comodità possibili per vivere l’esperienza completa e per rendere confortevole lo stadio. Parcheggi, skybox e altre attività. La famiglia Percassi ha fatto veramente un grandissimo lavoro”.

Co-proprietario anche dei Boston Celtics, Pagliuca ha tracciato un confronto tra la cultura sportiva americana e quella italiana: “Trovo che andare a vedere una partita di calcio sia un’esperienza fantastica, è un gioco che non ha pause commerciali, è dinamico e veloce. Forse aggiungerei qualcosa per rendere più attrattivo lo show. Per esempio, dei maxi schermi per rivedere l’azione che sia un gol o un fallo da rigore. Farebbe sentire il tifoso ancora più dentro all’evento. Poi negli States è tutto diverso: nei palazzetti si può stare tutti mescolati, i tifosi dei Lakers in mezzo a quelli dei Celtics. C’è una cultura della partita completamente diversa”.

Infine, Pagliuca ha parlato di sostenibilità e crescita del club: “Non serve arrivare in Champions per essere sostenibili, certo aiuta… ed è ovviamente il nostro obiettivo. Noi siamo competitivi e puntiamo a stare sempre tra le prime quattro. Ma non è l’unico modo, questo voglio dire. L’obiettivo dell’Atalanta è migliorare dal punto di vista degli sponsor, sfruttare di più lo stadio, costruire il nuovo centro sportivo. Insomma, continuare sulla strada intrapresa 15 anni fa. In più vogliamo formare uomini, prima che calciatori. Insegnare a essere corretti e trasmettere valori giusti, a partire dal settore giovanile fino alla prima squadra”.

Sezione: Primo piano / Data: Ven 07 novembre 2025 alle 21:06
Autore: Redazione
vedi letture
Print