Dopo settimane di prestazioni opache, l’Atalanta è crollata in casa contro il Sassuolo di Fabio Grosso, travolta 3-0 in una partita che ha lasciato il segno non solo nel risultato ma anche nell’umore del pubblico. Alla New Balance Arena, i tifosi hanno sì sostenuto la squadra per tutta la gara, ma al triplice fischio è infatti esplosa la contestazione: fischi da ogni settore e un coro netto dalla Curva Nord, “Tirate fuori i c****i!”. Un messaggio diretto, che racconta meglio di qualsiasi analisi quanto la pazienza sia ormai finita.

Nel postpartita, mister Ivan Juric non ha cercato scuse. In conferenza stampa ha riconosciuto apertamente la legittimità dei fischi e la gravità della prestazione: “La prestazione è stata da fischiare. A me sembrava che fino alla fine i tifosi abbiano appoggiato molto la squadra, e quando è finita hanno fischiato. Sia io che i giocatori siamo d’accordo d’aver fatto una prestazione non all’altezza”. Parole che lasciano intendere un’amarezza profonda, ma anche un tentativo di compattezza interna in un momento di evidente fragilità.

Alla domanda sulle responsabilità, Juric non si è tirato indietro: “La responsabilità è sempre dell’allenatore che non ha preparato e trasmesso. Quando va così e vedo giocatori che fanno una prestazione individuale di livello e bastano solo tre giorni e non la fanno più. Giochiamo meglio quando incontriamo squadre aperte rispetto alle formazioni chiuse, dove devi giocare con più concentrazione e tecnica”. Dichiarazioni schiette, che fotografano un’Atalanta confusa, vulnerabile e in cerca d’identità. Ora serve una reazione, prima che la stagione scivoli via del tutto.

Sezione: Primo piano / Data: Dom 09 novembre 2025 alle 17:09
Autore: Marco Novali / Twitter: @novali_marco
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