Il 3-0 incassato dal Sassuolo alla New Balance Arena apre ufficialmente la crisi dell’Atalanta. Una caduta pesante, che arriva al termine di un periodo complicato: la vittoria in Serie A manca dal 21 settembre, giorno del successo sul Torino. Da allora cinque pareggi e due sconfitte hanno trascinato la squadra al tredicesimo posto, ferma a 13 punti dopo 11 giornate. Numeri che raccontano il momento più difficile della gestione Juric, a fronte di un cammino europeo ben diverso, fatto di due vittorie e un pareggio (in quattro partite) in Champions.

Le difficoltà, ormai evidenti, si ripetono contro squadre che si chiudono e lasciano pochi spazi. È successo con Pisa, Cremonese e oggi, domenica 9 novembre, con il Sassuolo, tre neopromosse capaci di imbrigliare il gioco nerazzurro e metterne a nudo i limiti. Lo stesso Juric, nella conferenza stampa post-partita, non ha cercato scuse: “La prestazione è stata da fischiare. Sia io che i giocatori siamo d’accordo d’aver fatto una prestazione non all’altezza”. Parole che confermano la consapevolezza di un problema che non è solo tecnico, ma anche mentale.

Dal club filtra delusione (eloquente la faccia del presidente Antonio Percassi al gol dello 0-3) per una prova in netta controtendenza rispetto a quella di Marsiglia. Nessuna decisione immediata, ma, come appreso da Pianeta Atalanta, è già in corso un’analisi profonda. Si valuta, si riflette e si ragiona su come invertire la rotta. La sosta offrirà il tempo per capire quale direzione prendere - e se, alla ripartenza (il 22 novembre contro il Napoli, ndr), in panchina ci sarà ancora Juric (ricordiamo, già finito sotto osservazione dopo la sconfitta di Udine).

Sezione: Primo piano / Data: Dom 09 novembre 2025 alle 18:26
Autore: Nicholas Reitano / Twitter: @NicoReitano
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