"Non credo nel turnover. Credo di mettere sempre la formazione migliore, in base a quello che vedo negli allenamenti". Sono le parole di Raffaele Palladino dopo la vittoria della sua Atalanta negli ottavi di Coppa Italia contro il Genoa. E, in effetti, che si aspettava una Dea completamente stravolta è rimasto deluso. Hien, Djimsiti, De Roon, Bellanova, De Ketelaere e Scamacca in campo, nonostante i molti impegni ravvicinati. 

A incuriosire, tra i vari spunti regalati dal pomeriggio di ieri, c'è soprattutto la gestione dell'attaccante romano. Scamacca, infatti, è rimasto in campo per tutta la partita, 90' più recupero. Non di certo un fatto abituale, basti pensare che, al netto dei due gravi infortuni con cui ha dovuto fare i conti, per ritrovare una gara giocata per intero dall'attaccante della Dea serve tornare al 24 aprile 2024: semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Fiorentina. Prima ancora lo aveva fatto ad Anfield in Europa League, nello storico 0-3 dell'11 aprile 2024, e in Serie A contro l'Inter, nella sconfitta 1-2 del 4 novembre 2023. E poi? Basta. In 56 presenze con la Dea solo 4 partite da titolare senza essere sostituito

Contro il Genoa, peraltro, è stata la terza partita da titolare consecutiva. Un segnale importante nel percorso di ritorno, graduale, agli abituali livelli. In campo, comunque, Scamacca sembra già trasformato. Non più timido e in alcuni casi isolato, ma riferimento in costruzione e di grande sacrificio nel disturbo della manovra avversaria. Meriti che gli ha riconosciuto anche mister Palladino: "Credo che per chi ha subito infortuni seri la cosa più importante siano partite e allenamenti. In allenamento lui fa un grande lavoro, sta mettendo tanta intensità, che prima aveva un po’ perso. Non giocava novanta minuti da tanto tempo e ne aveva bisogno. Quando giochi ti senti meglio ed è importante che ritrovi il suo minutaggio". 

Sezione: Primo piano / Data: Gio 04 dicembre 2025 alle 16:06
Autore: Redazione
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