Barbara Claris, sorella di Riccardo, il 26enne tifoso dell'Atalanta ucciso con una coltellata nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio, ha scritto una lettera dopo la morte del fratello. Un foglio scritto a mano nel quale non chiede vendetta, ma giustizia e ricorda Riccardo. "Siamo tutti sconvolti - scrive Barbara -, non ci sono parole per descrivere ciò che proviamo. Riccardo era un bravissimo ragazzo, chi lo conosce lo sa! Qualsiasi cosa sia successa non era un violento, non era un criminale, non si meritava quanto successo. Niente giustifica l'omicidio, comunque! Il nostro dolore non passerà mai. Dovremo conviverci consapevoli che per perdere la vita è sufficiente trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato".

E ancora: "Noi vogliamo che la giustizia faccia il suo corso, senza violenza, senza mediaticità, senza continue interferenze. Ricordiamolo con affetto, amore, ricordiamolo non solo come ultrà ma come un giovane ucciso nell'ennesimo episodio di una società sempre più malata. Chiude con il cuore spezzato di avere ciò che meritiamo, rispetto e silenzio, lo chiedo ai giornali, ai commentatori, ai tifosi. Rispettiamo aspettiamo chiediamo giustizia come umani".

Ieri, domenica, il lutto per Riccardo ha portato allo sciopero del tifo nel settore ospiti nerazzurro a Monza. In Germania, invece, gli ultras dell'Eintracht Francoforte hanno esposto uno striscione in sua memoria.

Sezione: News / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 15:20
Autore: Redazione
vedi letture
Print