Giocare in Europa vuol dire calcare il prato di alcuni degli stadi più prestigiosi al mondo. E l'Atalanta, in questi anni di trasferte nel Vecchio Continente, è stata sicuramente protagonista in palcoscenici unici: da Anfield al Parco dei Principi, dall'Old Trafford all'Amsterdam Arena. Luoghi iconici del calcio mondiale, avvolti spesso da un'aura mitica. Allo stesso tempo, sono pochi gli stadi che possono contare su un pubblico in grado di trascinare la squadra e cambiare veramente le sorti di una partita. Uno di questi è, senza dubbio, il Velodrome di Marsiglia, dove la Dea sarà di scena questa sera alle 21 per la quarta giornata di Champions League.

Uno stadio caldissimo, sicuramente tra i più rumorosi d'Europa, con due curve che cantano e che al massimo della spinta sa davvero incutere timore. L'Atalanta, dal canto suo, lo ha già sperimentato e ne è uscita indenne, pareggiando 1-1 nella semifinale d'andata dell'Europa League 2023/2024. Impossibile, però, non tenere conto della spinta che può dare alla squadra di casa. E a dirlo, peraltro, sono anche i numeri. 

L'Om non ha mai perso nelle ultime otto gare casalinghe in Europa (sette vittorie e un pareggio) e punta ad arrivare a nove risultati utili consecutivi al Velodrome per la prima volta negli anni Duemila. Soltanto tra 1989 e 1999, infatti, i marsigliesi sono riusciti a inanellare più risultati utili consecutivi in casa in ambito europeo: 23 partite interne senza ko, la seconda striscia più lunga per un club francese dopo quella del Psg (31 tra 2006 e 2015). E anche in campionato le cose non vanno proprio male: in questa stagione, cinque partite, quattro vittorie e un pareggio: il secondo miglior rendimento della Ligue 1 dopo il Lens.

A elogiare lo stadio è stato lo stesso Roberto De Zerbi, tecnico dei francesi: "È uno stadio speciale, nel bene e nel male. È uno stadio appassionante ed esigente. È un privilegio poterci giocare. Il Velodrome è come uno specchio. Ciò che trasmetti, ti torna indietro".

Sezione: News / Data: Mer 05 novembre 2025 alle 13:15
Autore: Gianluca Pirovano
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