Mi godo ogni partita, il lavoro quotidiano, il ‘massacrarsi’ in allenamento e i progressi come calciatore”. Fra le tante riflessioni condivise da Mario Pasalic nella lunga intervista rilasciata ai canali ufficiali della Croazia, dove è in ritiro con la nazionale per le qualificazioni ai Mondiali 2026, questa frase rispecchia perfettamente il suo modo di vivere il calcio, fatto di dedizione e continuità: qualità che lo hanno reso, negli anni, una delle colonne dell’Atalanta.

In questo avvio di stagione, il centrocampista croato, che lo scorso febbraio ha spento 30 candeline, ha già messo insieme otto presenze, due gol e due assist tra campionato e Champions League, confermandosi un punto di riferimento anche sotto la gestione di mister Ivan Juric, arrivato quest’estate sulla panchina nerazzurra. Va ricordato che, esattamente due partite fa, Pasalic ha tagliato un traguardo significativo: le 50 presenze europee con la maglia della Dea. Un record che ne certifica l’importanza nella storia recente del club nerazzurro.

Ma non è tutto. Perché il suo ultimo sigillo, proprio contro il Bruges in Champions League, lo ha portato a quota 8 reti nella massima competizione europea, nessuno come lui in nerazzurro. Dietro restano due mostri sacri come Josip Ilicic e Duvan Zapata (7 gol), seguiti dal nigeriano Ademola Lookman (5). Se allarghiamo lo sguardo a tutte le competizioni Uefa, Pasalic è terzo a pari merito con Lookman (10 gol), alle spalle di Luis Muriel (12) e Ilicic (11). Numeri che parlano da soli e che confermano, una volta di più, quanto il centrocampista croato sia un pilastro della Dea anche nell’era targata Juric.

Sezione: News / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 22:20
Autore: Redazione
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