A margine del trofeo intitolato a Gigi Riva, il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per fare il punto sul decreto Sport e sul futuro delle infrastrutture italiane: “Lo sport è in Costituzione da tempo, dobbiamo cercare di attuare la carta costituzionale. Stiamo portando avanti un lavoro con tutti i portatori d’interesse, dobbiamo cercare di rendere praticabile lo sport per tutti, accessibile a tutti. Vogliamo che lo sport italiano vinca, come sa fare, ma vogliamo occuparci sempre di più della scuola, dei luoghi disagiati. Questo è il senso del decreto, che passa anche attraverso i grandi eventi”.

Abodi ha poi rilanciato l’urgenza di intervenire sul fronte degli stadi: “Abbiamo bisogno di impianti indipendentemente dagli eventi, i Paesi che si sviluppano passano attraverso il miglioramento delle infrastrutture. Noi siamo prigionieri di stadi dell’altro secolo: avendo l’opportunità del 2032, con gli Europei maschili, e del 2029 con quelli femminili, è arrivato il tempo dei fatti. Quello delle parole è passato: dobbiamo trasformare quell’eloquenza in fatti operativi, è il senso del lavoro che verrà affidato al commissario, che si occuperà delle strutture per il 2032 e a questo punto del 2029. È uno degli effetti del decreto Sport, avrà poteri significativi: non sarà invadente, ma incisivo, lavorerà con i sindaci e si metterà al servizio dei privati per far sì che le risorse private possano essere utilizzate per avere finalmente quello che vogliamo da decenni: stadi moderni, accessibili, umani, tecnologicamente avanzati. Non è difficile: gli altri l’hanno fatto, ora tocca a noi”.

Non tutte le città, però, sono rimaste prigioniere del passato. È il caso proprio dell’Atalanta e della città di Bergamo, che con il Gewiss Stadium ha saputo anticipare i tempi, investendo su uno stadio moderno, funzionale e all’altezza dei grandi eventi internazionali. E lo dimostra anche l’ultima scelta della Figc: il prossimo 5 settembre l’impianto ospiterà infatti Italia-Estonia, terzo appuntamento degli Azzurri nel girone di qualificazione al Mondiale del 2026. Un esempio concreto di quello che il Paese insegue da anni – ma che a Bergamo è già stato realizzato.

Sezione: News / Data: Sab 02 agosto 2025 alle 15:48
Autore: Redazione
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