Si è concluso con un successo in rimonta l’amichevole della Dea alla Red Bull Arena di Lipsia. Sotto 1-0 dopo il gol di Openda al 12’, l’Atalanta ha reagito nella ripresa con le reti di Scamacca e Bernasconi, ribaltando il risultato nel finale. Una vittoria che fa morale, pur nella consapevolezza che si tratta di un test estivo di fine luglio, utile soprattutto per valutare condizione e inserimenti nei nuovi schemi di Ivan Juric. Di seguito, i nostri promossi e rimandati di giornata.

I PROMOSSI -

Hien: tra i migliori in campo. Nonostante si tratti di un’amichevole, il centrale svedese ha mostrato gamba, tenuta e concentrazione. Qualche piccola sbavatura c’è stata, ma nel complesso ha tenuto bene anche contro un attacco giovane e rapido come quello del Lipsia, che per caratteristiche avrebbe potuto metterlo in difficoltà nei duelli individuali. La sensazione è che sia già in una buona condizione e pronto a sostenere le richieste di Juric, simili ma non identiche a quelle di Gasperini.

Zappacosta: il tempo passa, ma Davide continua a garantire solidità e affidabilità. Anche alla Red Bull Arena si è fatto notare per qualche bella incursione e un lavoro difensivo ordinato e pulito. Non ha mai perso il duello sulla sua fascia e si è fatto trovare sempre nel posto giusto. Insomma, il solito Zappacosta.

Scamacca: era impossibile non citarlo. Tornato in campo dopo praticamente un anno di stop, l’attaccante ha ancora bisogno di tempo per ritrovare brillantezza nei movimenti, ma ha già lasciato un segno. Dopo un colpo di testa insidioso, ha trovato il gol dell’1-1 con un gran sinistro: una conclusione potente e precisa, da centravanti vero. Rivederlo in campo così fa ben sperare.

I RIMANDATI -

Scalvini: anche lui, come Scamacca, è reduce da un lungo stop, ma nel suo caso - giocando in difesa - ogni sbavatura pesa di più. Sul gol dell’1-0 del Lipsia ha le sue responsabilità: Openda gli scappa sul secondo palo e l’opposizione è troppo leggera. Ha provato a rifarsi in avanti, andando vicino al gol in due circostanze, ma dietro non è sembrato ancora solido. Probabile che Juric valuti per lui (come già fatto a tratti contro l’U23) un impiego più avanzato nelle prossime uscite per ritrovare condizione e “serenità”.

De Ketelaere: tra gli undici titolari è stato probabilmente il meno presente. Ha ricevuto pochi palloni e, fatta eccezione per una bella giocata al limite che ha portato a un fallo, si è visto poco. Penalizzato anche dall’assetto offensivo leggero scelto da Juric, senza una punta vera con cui dialogare, è rimasto spesso ai margini dell’azione. Da rivedere nelle prossime settimane, quando potrebbe essere coinvolto in uno spartito più adatto alle sue caratteristiche.

Sezione: Primo piano / Data: Sab 02 agosto 2025 alle 17:35
Autore: Redazione
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