Seppur la classifica per Atalanta e Genoa faccia presagire il più classico “rompete le righe” considerando gli obiettivi già raggiunti (Champions per la Dea; salvezza per il Grifone), il senso dello spettacolo o la ricerca della vittoria è sempre cosa buona e giusta: figuriamoci per i nerazzurri che rispecchiando l’indole del tecnico Gian Piero Gasperini lotta ogni singola volta per vincere.

Il primo tempo infatti potrebbe essere interpretato come un banale match di fine stagione, ma in casa Atalanta l’allenatore di Grugliasco aveva presentato una formazione B che rispecchierebbe la filosofia dei film di Saw quando i prigionieri dovevano superare determinate sfide: “vivere o morire a voi la scelta”, nel gergo calcistico “Rimanere all’Atalanta o andare via: a voi la scelta!”.

Tuttavia, il Genoa passa in vantaggio e si dimostra più motivato e voglioso di regalare al proprio pubblico una ciliegina sulla torta, considerando che la festa è tutta per la retrocessione della Sampdoria in Serie C: in Liguria è così, e non può essere altrimenti.

Nella ripresa il Saw Gasperini da una scossa alla cosiddetta Atalanta B e il ritmo cambia notevolmente. A salire in cattedra l’uomo del momento Sulemana che con quel tiro da fuori tanto preciso quanto potente (e il numero di maglia non può non essere un caso) tende a ricordare le grandi conclusioni da fuori di Ousmane Dabò: ex centrocampista atalantino dei primi anni 2000 autore di straordinarie reti da fuori che più volte hanno portato la Dea alla vittoria.

Non tutto è rosa e fiori considerando una difesa abbastanza confusa (in primis il duo Hien- Ruggeri), e soprattutto un Daniel Maldini che non solo si mangia qualche occasione da gol, ma sbaglia tutto in fase d’impostazione. Il ragazzo però impara dal padre a rialzarsi oltre le difficoltà siglando la rete del pareggio: a dimostrazione che di polenta bisogna mangiarne tanta per essere un giocatore da Atalanta.

Nel finale fuori le “riserve” (menzione d’onore per un grande Palestra) e dentro i titolari anche per aiutare a far segnare quel Mateo Retegui che insegue il 25esimo goal per superare definitivamente Filippo Inzaghi: detto, fatto, con le proteste dei genoani visto l’atterramento di De Winter (una polemica fine a se stessa).

42 punti in trasferta, record assoluto fuori casa, primato fuori dalle mura dell’ex Comunale. Ora il sipario verso la sfida in casa contro il Parma per chiudere l’ennesima stagione memorabile: l’ultimo atto con il futuro alle porte.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 18 maggio 2025 alle 16:54
Autore: Filippo Davide Di Santo
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