Ademola Lookman continua a non presentarsi a Zingonia. Per il quarto giorno consecutivo (l'ammutinamento va avanti da lunedì 4 agosto), l'attaccante nigeriano ha disertato gli allenamenti con l'Atalanta, lasciando intendere che la rottura con il club sia ormai evidente, netta, seppur ancora non formalizzata. Una frattura che si sta consumando giorno dopo giorno, senza segnali di distensione.
Secondo molti colleghi, poi, il giocatore non si troverebbe nemmeno più in Italia e al momento risulterebbe irrintracciabile, persino per chi lo attende a Bergamo. La società, da parte sua, come appreso dalla redazione di Pianeta Atalanta, ha scelto di non agire sull'onda dell'emotività. Al momento non è stata ancora comminata alcuna sanzione a Lookman, ma l'Atalanta non ha intenzione di lasciar correre. Verranno presi provvedimenti, questo è certo, ma solo a tempo debito. Il club valuterà l'evoluzione della situazione prima di muoversi: non è ancora chiaro per quanto tempo Lookman continuerà a sottrarsi agli impegni e per questo motivo si è deciso di attendere prima di formalizzare qualsiasi azione disciplinare.
Trattasi, in sostanza, di una linea prudente ma ferma alla questione. D'altronde, come accade in qualsiasi organizzazione strutturata, anche in ambito sportivo esistono procedure interne da seguire, con tempi e modalità che variano a seconda dei casi. La sensazione è che quindi la società voglia muoversi con lucidità, evitando decisioni affrettate, ma al tempo stesso pronta a far valere il proprio ruolo e la propria posizione.
Alla base di questo ammutinamento, ricordiamo, c'è il desiderio del giocatore di trasferirsi all'Inter, club con cui ha già raggiunto un'intesa personale da ormai settimane. Nei giorni scorsi, lo stesso Lookman (forse su indicazione degli agenti) ha pubblicato un comunicato sui propri canali social in cui ha dichiarato di aver chiesto formalmente la cessione e di sentirsi deluso dal mancato rispetto, a suo dire, di un accordo con la società. Secondo la sua versione, l'Atalanta gli avrebbe promesso una partenza già in questa sessione di mercato.
Una ricostruzione che è stata però smentita con decisione da Luca Percassi, amministratore delegato del club, che durante la conferenza stampa di presentazione di Marco Sportiello ha chiarito che l'unico accordo tra le parti prevedeva un'eventuale cessione solo in caso di offerta da parte di un top club europeo e non da squadre italiane. L'offerta ricevuta dall'Inter - 42 milioni di euro più 3 di bonus - è stata infatti ritenuta insufficiente, tanto da essere rispedita al mittente senza particolari tentennamenti. Da lì è iniziata la "ribellione" del calciatore, che ha scelto di non presentarsi più al centro sportivo, rendendo il braccio di ferro sempre più evidente.
Intanto, l'Inter resta in attesa. Beppe Marotta ha lasciato intendere che ci sia ancora margine per discutere, ma che i nerazzurri non rilanceranno all'infinito: se da Bergamo non dovesse arrivare un'apertura, il club di viale della Liberazione virerà su altri profili. Ecco perché quella tra Lookman, l'Atalanta e Marotta & Co. somiglia sempre di più a una partita a scacchi. E ora resta da capire chi farà la prossima mossa.
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