Luciano Moggi, nel suo editoriale su Libero, ha analizzato i problemi che attraversano oggi la Serie A, citando anche casi già ben conosciuti in casa Atalanta. Dopo l’estate scorsa, segnata dai certificati medici di Koopmeiners per avvicinarsi alla Juventus, quest’anno a tenere banco è la situazione di Lookman: da settimane l’attaccante nigeriano non si allena più a Zingonia e ha scelto di proseguire la preparazione in Portogallo, dopo che la società ha respinto l’offerta dell’Inter. "Riparte il campionato che una volta era considerato il più bello del mondo. Il nostro calcio sta attraversando un periodo di confusione gestionale. Non ci sono più regole, iniziano a mancare le idee oltre ai soldi. Ad esempio non si capisce più se a comandare siano le società o i propri dipendenti, i giocatori che, quando fa loro comodo, non rispettano i contratti" ha detto Moggi.

"Alcuni giocatori per farsi vendere anzitempo a una squadra di loro gradimento non rispondono magari alle convocazioni dei club, presentando anche dei certificati medici, se occorre - ha proseguito Moggi. È stato il caso di Koopmeiners l’anno scorso, è il caso di Lookman quest’anno. E non sono esenti neanche gli allenatori, si veda Inzaghi, che dopo la finale di Champions ha improvvisamente lasciato l’Inter, attirato dai dollari dell’Arabia Saudita. O prima ancora si veda Mancini, che aveva addirittura appiedato la Nazionale italiana. A questo punto è lecito domandarsi a cosa servano gli accordi di lunga scadenza. Per porre un freno a questo fenomeno basterebbe prevedere squalifiche pesanti per chi non rispetta i contratti. Le solite multe non bastano, perché vengono facilmente ammortizzate" ha concluso Moggi.

Sezione: News / Data: Dom 17 agosto 2025 alle 19:44
Autore: Redazione
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