Uno dei nodi da sciogliere per l’Atalanta in queste settimane che portano all’inizio del campionato è quello legato al futuro di El Bilal Toure. L’attaccante maliano, rientrato a Bergamo dopo il non brillante prestito allo Stoccarda, deve essere valutato da Ivan Juric, che dovrà capire se possa essere funzionale al suo gioco. 

Già ieri, però, nella conferenza stampa al termine della prima amichevole stagionale con l’Atalanta U23, nelle parole dell’allenatore nerazzurro è sembrato emergere qualche dubbio. A precisa domanda ha, infatti, risposto: “Ci stiamo ragionando, è un po’ un giocatore atipico. Vedremo come evolverà la situazione”.

Dietro quel termine, “atipico”, c’è tutta la difficoltà di collocare Toure nello scacchiere tattico nerazzurro. Le doti non mancano di certo e l’Atalanta ha investito tanto su di lui, anche in termini economici. Sembra, però, faticare molto nel ruolo di riferimento avanzato. Non è una punta tradizionale, per presenza e movimenti, ma più una seconda punta, ruolo in cui di certo la concorrenza non manca.

Certo, è presto per tracciare un bilancio definitivo, ma immaginare per lui un futuro lontano da Bergamo non è utopia. Nelle scorse settimane si era parlato dell'interessamento di diversi club europei, dal Feyenoord al Galatasaray. Una conferma di come il suo profilo resti interessante, nonostante infortuni e difficoltà. È da capire, però, se lo sia per la Dea

Sezione: Primo piano / Data: Dom 27 luglio 2025 alle 19:46
Autore: Redazione
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