Chiuso l’acquisto di Nicola Zalewski dall’Inter per sistemare la fascia sinistra (dopo il brutto infortunio al crociato di Bakker e la partenza di Matteo Ruggeri verso l’Atletico Madrid), adesso l’Atalanta deve concentrarsi sull’attacco.

Il segnale di fumo è arrivato direttamente dal Trofeo Bortolotti, perso 2-1 contro la Juventus: a fine partita Ivan Juric ha fatto capire che la rosa è competitiva solo fino a un certo punto e che servono necessariamente altri rinforzi. Il primo tassello è arrivato, appunto Zalewski, che, ricordiamo, sbarca a Bergamo a titolo definitivo per circa 17 milioni. Ora, però, la vera priorità è il centravanti, la punta da almeno 15 gol.

Contro la Juve si è visto chiaramente che Scamacca (l’unico attaccante in rosa) non è ancora al top. Dopo praticamente un anno fermo per due gravi infortuni, il numero nove è sì in fase di recupero ma servirà ancora un po’ di tempo prima di rivederlo al massimo. Un tempo che la Dea non ha, perché il campionato parte tra meno di una settimana e la Champions League tra meno di un mese.

Negli ultimi giorni si è parlato molto di Rodrigo Muniz del Fulham. L’Atalanta sta provando a chiudere l’operazione: il giocatore ha già detto sì al trasferimento, ma il club inglese continua a chiedere (poco) più di 50 milioni. I bergamaschi si sono spinti fino a 40-45, e resta quindi da colmare un gap importante. L’obiettivo è stringere entro metà settimana, così da avere l’attaccante già pronto per la prima di campionato.

Per questo le prossime 48 ore saranno decisive. Se il Fulham resterà fermo sulle sue richieste, l’Atalanta dovrà guardarsi intorno. Ma a questo punto servirà comunque un nome di alto livello: dopo la trattativa per Muniz non si può più infatti ripiegare su un profilo minore. Il budget per fare un colpo grosso c’è. E lo sanno anche i muri. E bisogna chiuderlo alla svelta.

Sezione: Primo piano / Data: Lun 18 agosto 2025 alle 08:27
Autore: Nicholas Reitano
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