È stata una stagione intensa, piena di alti e bassi, quella dell’Atalanta. In Serie A la squadra di Gian Piero Gasperini ha fatto il suo, e anche di più (a tratti sognando anche lo scudetto): terzo posto finale e qualificazione in Champions con due giornate d’anticipo, un risultato pesante che dà continuità al lavoro degli ultimi anni.

Le coppe, però, hanno lasciato qualche rimpianto. L’eliminazione ai playoff di Champions League contro il Bruges ha fatto male, perché la sensazione era di potersela giocare meglio. In Supercoppa italiana è arrivata un’uscita in semifinale contro l’Inter con più di un dubbio, mentre contro il Real Madrid, nella Supercoppa europea, si è visto semplicemente il divario tra due mondi. E in Coppa Italia, forse l’occasione più grossa: fuori ai quarti contro il Bologna, che poi ha vinto il trofeo.

Insomma, luci e ombre. Ma ora è tempo di bilanci, quelli veri: prosegue il nostro pagellone di fine stagione, reparto per reparto. Oggi è il turno degli esterni: Raoul Bellanova, Davide Zappacosta, Juan Cuadrado, Marco Palestra e Matteo Ruggeri.

IL PAGELLONE DEGLI ESTERNI -

Bellanova 7.5: il gol è arrivato “solo” in Champions League, ma in Serie A ha servito ben 9 assist: un numero che fotografa alla perfezione il rendimento della sua stagione. Ha sbagliato pochissime partite, è stato un treno sulla fascia destra e si è guadagnato a pieno titolo un posto fisso nell’Atalanta di Gasperini. Inamovibile, decisivo, continuo.

Zappacosta 7.5: anche Davidone è stato tra i migliori dell’anno. I numeri parlano per lui, ma anche la sensazione di aver ritrovato smalto e confidenza sotto porta. Nonostante l’età che avanza, sembra ringiovanire partita dopo partita. Colonna portante, affidabile e sempre pronto a dare qualcosa in più.

Cuadrado 6.5: è arrivato tra qualche dubbio, ma si è rivelato ordinato, pulito e spesso pericoloso. Qualche assist lo ha piazzato, e anche se non è più un ragazzino, quando sta bene può ancora dire la sua ad alti livelli. In forma, sarebbe titolare in molte squadre di Serie A.

Palestra 6: poco spazio durante la stagione, ma quando è stato chiamato in causa ha risposto sempre presente. Ha avuto più minutaggio nel finale di campionato, quando l’Atalanta aveva già blindato il terzo posto e la qualificazione in Champions. Promosso, con riserva.

Ruggeri 5.5: era partito bene, ma col tempo si è spento, fino a perdere il posto da titolare. Una stagione al di sotto delle aspettative, soprattutto dopo quanto fatto vedere lo scorso anno. Non è riuscito a confermarsi e il calo è stato evidente. Insufficienza inevitabile.

Sezione: News / Data: Dom 08 giugno 2025 alle 11:46
Autore: Redazione
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