L’Atalanta ha deciso: vuole puntare su Odilon Kossounou. Non è più solo un’indiscrezione, ma una realtà che trova conferme anche in campo. Dopo il lungo stop per infortunio, il difensore ivoriano è infatti tornato titolare domenica contro il Lecce: 59 minuti in campo, dopo la mezz’ora giocata a San Siro contro il Milan. Due spezzoni che, in questo momento della stagione, valgono tantissimo in chiave mercato.
A gennaio, ricordiamo, Kossounou si era fermato per un infortunio serio: una lesione all’inserzione prossimale del tendine comune degli adduttori della coscia destra. Uno stop pesante, che lo ha costretto a un intervento chirurgico eseguito a Barcellona dal professor Cugat, uno dei massimi esperti in materia. Da lì è iniziato un percorso di recupero gestito in piena sinergia tra Atalanta e Bayer Leverkusen: le due società si sono confrontate costantemente, decidendo insieme le modalità dell’operazione e condividendo ogni passo successivo.
Un dettaglio che racconta bene il rapporto solido tra i due club, e che ora torna centrale anche in chiave mercato. Il riscatto di Kossounou è fissato a 20 milioni di euro, ma quella cifra - oggi - appare troppo alta, soprattutto considerando che il giocatore è rimasto fuori per oltre quattro mesi. Per questo le parti stanno valutando diverse opzioni tra cui anche quella di un nuovo prestito, questa volta con un obbligo di riscatto legato a obiettivi facilmente raggiungibili, magari sul piano delle presenze o dei risultati di squadra.
A Zingonia, comunque, nessuno ha dubbi sulle sue qualità. Kossounou è considerato un profilo affidabile, con caratteristiche ideali per il gioco di mister Gian Piero Gasperini. E nonostante i mesi ai box, ha già dimostrato di potersi inserire con naturalezza, sia in campo che fuori. Bergamo gli è piaciuta subito, e anche il campionato italiano sembra calzargli bene. Quindi, ai posteri l’ardua sentenza.
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