L'ex presidente del Genoa Enrico Preziosi, che conosce bene Gian Piero Gasperini, ha parlato ai microfoni di Tele Radio Stereo dell'ormai prossimo passaggio del tecnico in giallorosso. "È sbagliato dire che non è un allenatore pronto per Roma - ha evidenziato Preziosi - Ci sono situazioni che bisogna analizzare in profondità. Gasperini è un grande allenatore. Ovviamente poi deve trovare un tessuto organizzativo e societario in grado di farlo lavorare tranquillamente. Gasperini oggi ha portato l'Atalanta in Champions, diverse volte: è un risultato incredibile. Credo sia pronto per qualsiasi grandissima squadra. C'è bisogno di un percorso che consenta a Gasperini di costruire il suo tipo di gioco, e credetemi che Gasperini è uno dei migliori in Italia sotto questo punto di vista. Con lui dei ragazzini sono diventati grandissimi giocatori, ha la capacità di intuire le qualità di un giocatore della Primavera e lanciarlo. Negli ultimi anni la Roma non ha avuto un allenatore, tranne Ranieri. Mourinho? Lo conosco benissimo, ma credo che abbia un curriculum troppo importante. Ci vuole qualcuno come Gasperini, con le sua capacità e la sua idea di gioco". 

E ancora: "All'Inter Gasperini l'ho sponsorizzato io con Moratti: gli ho detto che era uno dei più grandi allenatori. Quando è arrivato là, però, il nucleo di anziani gli ha fatto la guerra. Gasperini deve interpretare il suo gioco liberamente. In una grande società ci possono essere queste negatività, gruppi di giocatori che boicottano o sono condizionati da un certo tipo di mentalità: questo potrebbe essere un danno per la Roma. Per questo gli direi di non andare alla Roma". 

Sui risultati raccolti da Gasp all'Atalanta, Preziosi ha aggiunto: "L'Atalanta fino a quando non è arrivato Gasperini lottava per la salvezza, questa è la verità. Tra Europa League e campionato, con le qualificazioni in Champions, ha creato tanto. Non ci riesce la Juve, il Napoli l'anno scorso o la Roma, figurarsi una società provinciale come l'Atalanta. A volte vincere vuol dire anche avere la possibilità di essere in linea con altre società di un certo tipo. C'è anche una questione economica. Partiamo tutti dallo stesso nastro, ma in realtà le grandi squadre hanno un bacino di utenza importante mentre le altre hanno altri handicap: sponsor, diritti tv. Vincere a Bergamo nonostante le difficoltà di una squadra provinciale, portarla in Champions o in Europa ogni anno, è un grande lavoro".

Sezione: News / Data: Dom 01 giugno 2025 alle 13:31
Autore: Redazione
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