È stata una stagione intensa, piena di alti e bassi, quella dell’Atalanta. In Serie A la squadra di Gian Piero Gasperini ha fatto il suo, e anche di più (a tratti sognando anche lo scudetto): terzo posto finale e qualificazione in Champions con due giornate d’anticipo, un risultato pesante che dà continuità al lavoro degli ultimi anni.

Le coppe, però, hanno lasciato qualche rimpianto. L’eliminazione ai playoff di Champions League contro il Bruges ha fatto male, perché la sensazione era di potersela giocare meglio. In Supercoppa italiana è arrivata un’uscita in semifinale contro l’Inter con più di un dubbio, mentre contro il Real Madrid, nella Supercoppa europea, si è visto semplicemente il divario tra due mondi. E in Coppa Italia, forse l’occasione più grossa: fuori ai quarti contro il Bologna, che poi ha vinto il trofeo.

Insomma, luci e ombre. Ma ora è tempo di bilanci, quelli veri: prosegue il nostro pagellone di fine stagione, reparto per reparto. Oggi è il turno dei difensori centrali: Isak Hien, Berat Djimsiti, Odilon Kossounou, Stefan Posch, Rafa Toloi, Sead Kolasinac e Giorgio Scalvini.

IL PAGELLONE DEI DIFENSORI CENTRALI -

Hien 7: una stagione tutto sommato positiva, in cui ha confermato buone qualità in marcatura e lettura del gioco. Non ha però replicato il livello raggiunto lo scorso anno e qualche prestazione sottotono c’è stata, ma nel complesso ha garantito solidità e continuità a buoni livelli.

Djimsiti 7: nonostante l’età che avanza, si è confermato anche quest’anno come uno dei difensori più solidi del campionato. Ha commesso qualche errore e ha avuto un leggero calo rispetto alla scorsa stagione, ma è assolutamente comprensibile.

Kossounou 6: su Odi ci sarebbe molto da dire. È arrivato con qualche dubbio, ma fin dalle prime uscite ha mostrato di essere un ottimo difensore, rapido e tecnicamente valido. Purtroppo, i gravi infortuni lo hanno tenuto fuori per gran parte della stagione. Difficile valutarlo appieno, ma la sufficienza è meritata. Se dovesse restare, sarebbe un colpo importante per l’Atalanta, anche se i 20 milioni richiesti per il riscatto sembrano troppi per un giocatore che è stato fermo così a lungo. Potenzialmente, però, li vale tutti.

Posch 5.5: arrivato a gennaio, non è riuscito a dare un reale contributo alla difesa nerazzurra, complici anche i diversi stop che lo hanno limitato a poche presenze. Un peccato, perché in molti credevano in lui. Ora resta da capire se verrà riscattato per la prossima stagione.

Toloi 6: alla sua ultima stagione, è stato spesso fermato dagli infortuni e ha giocato pochissimo. Per la carriera che ha avuto con l’Atalanta e le parole toccanti nella cerimonia d’addio, meriterebbe un 10. Ma restando ai fatti di campo, non può andare oltre la sufficienza.

Kolasinac 7.5: anche lui ha dovuto fare i conti con alcuni problemi fisici, ma quando è stato in campo ha fatto la differenza. Leader vero, dentro e fuori, ha mostrato grande grinta e carisma. Una stagione da condottiero, da uomo squadra. Eccellente.

Scalvini 6: difficile giudicare la sua annata. È rientrato a dicembre dopo l’infortunio al ginocchio, ma successivamente ha avuto continui problemi alla spalla, che lo hanno costretto all’operazione e a saltare quasi tutto il girone di ritorno. Alla fine ha giocato quanto Toloi e Posch, e come loro si merita un voto, che non va oltre il 6.

Sezione: News / Data: Lun 02 giugno 2025 alle 21:15
Autore: Redazione
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