Mancano sempre meno giorni all'apertura ufficiale del calciomercato. Il 1° luglio si alzerà il sipario sulla finestra estiva, che durerà fino alle 20 del 1° settembre. E la domanda che si fanno tutti i tifosi nerazzurri, dopo l'addio di Gian Piero Gasperini, è: che mercato sarà per l'Atalanta? Il dettaglio deve ovviamente prendere forma, ma il quadro generale appare già chiaro. 

In primis, sarà decisivo il ritiro. Ivan Juric, infatti, vuole valutare attentamente tutti i profili all'interno della rosa per capire cosa potranno dare alla sua Dea. Un compito non facile, tenendo conto dai tanti ritorni in programma. Bonfanti, per esempio, che il Pisa vorrebbe trattenere, ma che Juric vuole vedere sul campo. E ancora Bakker, di ritorno dal prestito al Lille, Godfrey, che ha deluso anche in Premier League, e El Bilal Touré, che con la maglia dello Stoccarda ha vissuto un'altra stagione complessa, ma ha solo 23 anni e a Bergamo aveva fatto intravedere sicuramente qualcosa di buono. 

In seconda battuta, cambieranno i tempi rispetto al passato. L'Atalanta ha, infatti, necessità di chiudere il mercato il prima possibile, per dar modo a Juric di lavorare sul campo e costruire la sua squadra. Lecito allora attendersi molti movimenti tra la metà di luglio e i primi di agosto, lasciando poi spazio a eventuali colpi finali in caso di necessità emerse durante il ritiro o di occasioni interessanti. La società, comunque, si sta muovendo già da settimane su più profili per non farsi trovare impreparata in caso di uscite (anche importanti). 

Il terzo aspetto, che è forse più importante, è legato alla volontà della società di costruire una squadra all'altezza, in grado di competere su tutti e tre i fronti in cui sarà impegnata. Niente smobilitazione, niente fuggi fuggi da Zingonia. L'obiettivo societario è quello di rimanere ad alti livelli e, in questo senso, l'acquisto di Kossounou, con un investimento di 20 milioni, è già una dichiarazione d'intenti. L'Atalanta non ha intenzione di snaturarsi: i big partiranno davanti a offerte ritenute adeguate, ma nessuno vuole fare un passo indietro rispetto alla strada tracciata in questi nove anni dal Gasp, certo, ma anche da tutto il resto del mondo nerazzurro. 

Sezione: Primo piano / Data: Gio 26 giugno 2025 alle 11:48
Autore: Redazione
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