Mateo Retegui, attaccante dell’Atalanta e attuale capocannoniere della Serie A, ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport Insider, soffermandosi su vari temi legati al nostro campionato. Tra questi, anche il livello dei difensori affrontati: "In Serie A ci sono tanti difensori forti. Uno che mi ha messo davvero in difficoltà è Buongiorno: è fortissimo, oltre a essere anche mio compagno in Nazionale. Anche Acerbi ha giocato a un livello altissimo quest’anno. E poi c’è Bastoni… Credo che questi tre siano i migliori del campionato".

Una valutazione sulla stagione all’Atalanta?
"Buona. Però penso che possa fare ancora di più. Sono arrivato in una squadra ordinata, che ha tanti valori e che vuole crescere tantissimo in Italia e in Europa. Abbiamo fatto una buonissima stagione ma, voglio fare ancora di più. Più gol, più assist e aiutare la squadra a raggiungere tutti gli obiettivi".

L’anno scorso 7 gol segnati, quest’anno 24: cosa è cambiato?
"L’anno scorso ho segnato anche 2 gol in Coppa Italia e 2 in Nazionale. A Genova ho avuto un infortunio al ginocchio che mi ha creato qualche problema, ho giocato 2-3 mesi con un po’ di paura. Qui la maniera di giocare e lo stile verticale favoriscono gli attaccanti. Il mister e i miei compagni mi hanno dato fiducia, li devo ringraziare perché tutto quello che ho fatto in stagione è merito loro". 

Che differenze ci sono tra Serie A e Champions League?
"Penso che la principale differenza è che in Champions tutte le squadre ti attaccano e però lasciano spazi in difesa. Sono partite più divertenti da giocare e da vedere. A volte in Serie A affronti una squadra che difende in blocco basso ed è difficile da attaccare. Dopo il Mondiale, la Champions è il torneo più importante e bello da giocare".

Gli obiettivi a livello personale?
"Voglio chiudere l’anno da capocannoniere e continuare così, facendo sempre di più per la squadra. Io penso sempre ad aiutare la squadra e quello è sempre l’obiettivo principale”.

Il gol più bello di quest'anno?
“Faccio la top 3. Il primo è quello che ho fatto contro il Lecce, perché è stato il primo che ho segnato con questa maglia. Al secondo posto metto quello contro il Napoli e al terzo quello contro il Venezia".

In Nazionale dopo solo due anni dall’arrivo in Italia. Era prevedibile?
“Sì. Già al Tigre ho fatto bene, mi aveva già chiamato Mancini in Nazionale. Devo ringraziare il Tigre perché lì mi sono sempre sentito a casa e il mio allenatore per la fiducia che mi ha dato. Devo ringraziare anche il Genoa per l’opportunità che mi ha dato e avermi portato in Europa, era il mio sogno. Ringrazio anche Mancini per avermi convocato la prima volta e poi Spalletti per aver continuato a convocarmi. E infine devo dire grazie all’Atalanta per avermi portato qui, a Gasperini e alla società e ai miei compagni. Ho solo parole di ringraziamento per tutti. Sono felicissimo".

Sezione: Primo piano / Data: Mer 14 maggio 2025 alle 21:21
Autore: Redazione
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