di Tommaso Revera 27 Mar 2024 19:36
La partita salva stagione. Con questa premessa il Napoli di Francesco Calzona, la cui unica sconfitta sulla panchina dei partenopei risale al 12 marzo scorso sul campo del Barcellona, si appresta ad ospitare l’Atalanta nel lunch match di sabato 30 marzo al Maradona. Un ultimo treno da prendere per tenere in vita le speranze Champions in vista della prossima stagione: coi tre punti i campani scavalcherebbero in classifica la Dea anche in virtù del match che gli uomini di Gasperini devono recuperare contro la Fiorentina. Una gara dall’importanza vitale, come dimostrato anche dalla risposta del pubblico grazie alla quale si va verso il sold out, che potrebbe seriamente rilanciare i partenopei in vista dei prossimi tre turni di campionato, sulla carta più agevoli, contro Monza, Frosinone ed Empoli.
A minare la vigilia dei campioni d’Italia in carica, però, l’infortunio occorso a Khvicha Kvaratskhelia che, durante il match di qualificazione ad Euro 2024 tra Georgia e Grecia (concluso con il successo ai rigori dei georgiani), ha chiesto il cambio al 108° minuto del primo tempo supplementare. Un problema muscolare all’inguine che sarà rivalutato nelle prossime ore ma che lo pone a forte rischio per la sfida contro De Roon e compagni.
A livello tattico non c’è da aspettarsi un Napoli diverso rispetto alle ultime uscite. Il tecnico Calzona, sin dal suo arrivo, lo ha ridisegnato su un 4-3-3, modulo grazie al quale si sono rivisti, sia pur a sprazzi, principi di gioco ed alcuni automatismi messi in mostra lo scorso anno da Luciano Spalletti. Davanti a Meret, dunque, una difesa a quattro formata da Di Lorenzo e Mario Rui sulle corsie esterne, Rrahmani e Juan Jesus (‘beffato’ recentemente dalla sentenza Acerbi), centrocampo a tre targato Lobotka in cabina di regia con ai suoi fianchi Anguissa e Traorè. Davanti spazio al tridente formato da Politano, Osimhen e Kvaratskhelia o, se come detto non ce la dovesse fare il fantasista georgiano, a uno tra Raspadori e Lindstrom.
Importante sarà capire anche le condizioni di Victor Osimhen al rientro in campo dopo la panchina di San Siro contro l’Inter ma non ancora al meglio. Calzona, compagni e tifosi auspicano in un finale di stagione da protagonista anche se pare sempre più probabile un suo addio a fine campionato. Da lui ci si aspettano gol e prestazioni da protagonista: ad oggi infatti, tra impegni con la propria nazionale ed infortuni, l’attaccante nigeriano ha collezionato solo 17 presenze siglando 11 gol. Un rendimento lontano anni luce da quello dello scorso anno.
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