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Redazione
16 Ott 2024
11:48
Ezequiel Schelotto ha vestito la maglia dell'Atalanta per 56 volte tra il 2011 e il 2013. Oggi è ancora un calciatore: gioca con la maglia del Paradiso, terza serie svizzera. In un'intervista all'edizione di Bergamo del Corriere della Sera ha parlato della sua esperienza alla Dea e non solo.
"A Bergamo sono cresciuto come uomo e calciatore, sono andato in Nazionale con Prandelli, Buffon, Pirlo, De Rossi, giocatori che hanno vinto tutto, e io ero lì grazie all’Atalanta. Il secondo anno ho avuto problemi nella vita privata, ho sbagliato su aspetti di cui mi pento, ma mi hanno fatto crescere, oggi sono sposato e ho una figlia, nel mio museo ho tante maglie dell’Atalanta".
"Negli ultimi anni l’Atalanta è migliorata sotto l’aspetto tecnico, tattico e societario. Prima o poi una coppa sarebbe arrivata, la città se la meritava. I Percassi hanno confermato Gasperini, è stato il miglior colpo. Poi Zaniolo e Samardzic stanno facendo bene, è arrivato Retegui e hanno mantenuto la stessa linea di una squadra che lotterà fino alla fine per lo scudetto, come l’Inter, il Napoli e la Juve. Nessuno vuole affrontare la Dea. Un paragone con la mia Atalanta? No, loro sono dei campioni. Ma noi, con Colantuono, eravamo una squadra forte: senza la penalizzazione potevamo già andare noi in Europa League".
"Ho visto le partite, è fisicamente straordinario. Ha voglia e determinazione, e ora gioca anche per la squadra. Il dinamismo che gli mancava a Bergamo l’ha raggiunto nell’Italia. Adesso è pronto. L'Atalanta lo deve tenere stretto nelle prossime estati. A parte i gol, è uno che fa sempre la differenza in area, tiene la palla, fa respirare la squadra".
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