di Redazione 13 Ott 2024 11:00
L'inizio di campionato di Mateo Retegui ha stupito molti. Sette gol in sette partite di Serie A con l'Atalanta a cui vanno aggiunti prestazioni e reti con la nazionale. Dell'attaccante della Dea ha parlato ampiamente Xavier Jacobelli su TuttoSport, dando merito all'ex commissario tecnico azzurro Roberto Mancini di aver notato le sue potenzialità prima degli altri.
"Sette gol nelle prime sette giornate con l’Atalanta, capocannoniere del campionato con Thuram, cinque gol in quindici partite (ma soltanto due giocate per intero) nella nazionale che, finalmente, ha trovato il bomber inseguito da troppo tempo. E portato in azzurro dal ct campione d’Europa fra lo scetticismo generale - si legge nell'articolo di Jacobelli - Oggi che Spalletti, successore dell’attuale ct dell’Arabia Saudita, ha trovato il centravanti ricercato per anni, bisogna dare a Mancini ciò che è di Mancini: il merito di avere intuito le qualità e il potenziale dell’attaccante, infischiandosene dello scetticismo generale, delle discussioni su oriundi sì/oriundi no, financo delle ironie che salutarono la prima chiamata di Retegui a Coverciano".
E sull'operazione messa a segno dalla Dea dice: "Luca Percassi e Tony D’Amico presero Retegui in meno di 72 ore dal grave infortunio di Scamacca: un colpo da manuale per mettere a disposizione di Gasperini un azzurro da Champions League e da Nazionale".
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