di Redazione 13 Giu 2024 14:10
Le parole di Gian Piero Gasperini pronunciate a margine Atalanta-Fiorentina avevano sollevato un polverone: "Come colmare il divario con loro? Un modo è fare un miliardo di debiti facendo contratti incredibili, oppure non vendendo i giocatori migliori e comprando. Un altro è guardando quello che sei con ambizione, con la lucidità di capire come va il mondo. Altrimenti sono solo parole che riempiono la bocca". Ora, però, anche l'amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci è entrato a gamba tesa nel dibattito, dimostrando come le frasi del tecnico di Grugliasco, pur dure, abbiano fondamenta solide.
Fenucci è intervenuto davanti alla Settima Commissione del Senato nell'ambito del progetto di riforma del calcio italiano ed ha toccato diversi temi, dagli stadi ai settori giovanili, dai diritti Tv ai controlli economici. Il passaggio destinato a far discutere è stato, però, quello sui debiti: "Noi possiamo fare qualcosa per rendere alcuni parametri delle licenze nazionali più rigidi. Considerate che chi crea debito, anche se ha la possibilità di farlo ma non si sa se lo potrà ripagare nella stagione future, nel momento in cui utilizza risorse che non ha altera l’equa competizione. Non è solo un tema di solvibilità ma anche della tutela dell’equa competizione. Ci sono stati club che hanno avuto difficoltà economiche e che hanno avuto transazioni con l’Agenzia delle Entrate sulle imposte (il riferimento è a Genoa e Sampdoria, ndr), ma nel passato magari alcuni altri club sono retrocessi al posto loro. Non può più durare, non è più possibile che chi non abbia risorse possa competere sul mercato. È un tema che ci sta molto a cuore e che possiamo affrontare in sede Uefa per le licenze ma armonizzandolo con un sistema interno più rigido a garanzia dell’equa competizione tra i club oltre al tema della solvibilità che è però più complesso da affrontare".
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