di Gianluca Pirovano 10 Lug 2024 16:47
Prendete un tifoso atalantino, uno qualsiasi, e chiedetegli di tornare indietro di qualche anno. Non molti, anche solo dieci. Di ripercorrere, magari, la sua vita da tifoso al fianco della Dea. Gioie e dolori. Nessuno, nemmeno il più sognatore, si sarebbe mai immaginato di poter aprire la stagione giocando una finale di Supercoppa Europea contro il Real Madrid. Il 14 agosto, invece, questo sogno di mezza estate diventerà realtà. Una prova, tra le tante, che dimostra come quella iniziata con il raduno di oggi, mercoledì 10 luglio, sarà la stagione più importante dell'ultracentenaria storia atalantina.
Al di là della Supercoppa Europea, traguardo storico e, quindi, emozionante, è tutto ciò che attende l'Atalanta ad avere contorni inimmaginabili fino a pochi anni fa. I ragazzi di Gasperini inizieranno la stagione da vincitori dell'Europa League in carica, giocheranno la Champions League e la Supercoppa Italiana, sono indicati come contententi per lo scudetto e hanno da vendicare una finale di Coppa Italia persa. Un quadro ghiotto, ghiottissimo, e l'obbligo di non porsi nessun limite. D'altronde, Bergamo ha dimostrato in questi anni grande maturità. Ha saputo esaltarsi per i grandi risultati, ma si è anche stretta intorno alla squadra nei momenti più difficile della gestione Gasp. In parole povere: è diventata grande, ma non ha dimenticato da dove arriva. Per questo motivo, qualunque cosa accada, l'Atalanta non sarà sola. E non è poco...
A guidare la stagione sarà, ancora una volta, l'ambizione di Gian Piero Gasperini. La sua scelta di rimanere a Bergamo è stata, in questo senso, un sigillo sul futuro: resto perché ho voglia di scrivere altre pagine di storia di questo club. Una scelta non scontata, ma che testimonia i margini di crescita che ancora ha l'Atalanta, come squadra e come società. A crederci è il mister, volto e testa di questo nuovo e storico corso nerazzurro, ma sono anche i calciatori. La nuova rosa sta prendendo forma, con acquisti mirati e una visione tanto coerente quanto ambiziosa, e l'Atalanta oggi è una meta ambita. Una piazza in cui provare a rilanciarsi, vedi Zaniolo, o in cui spiccare il volo, vedi Godfrey. Il tutto senza dimenticare la ciliegina sulla torta: la fine dei lavori al Gewiss Stadium, che consegnerà a Bergamo e all'Atalanta una casa più bella e confortevole.
Buon lavoro Atalanta, con l'augurio che sia un'altra stagione storica.
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