di Gianluca Pirovano 8 Ago 2024 11:29
Tra i tanti spunti interessanti della lunga intervista rilasciata da Gian Piero Gasperini a L'Eco di Bergamo ci sono, senza dubbio, anche le parole su Nicolò Zaniolo. Parole che tracciano in maniera chiara il quadro della situazione, di un giocatore che non può, per forza di cose, essere pronto nell'immediato.
È chiaro come le aspettative sul classe 1999 siano alte. Il suo è un nome importante, tanto quanto il suo valore, almeno sulla carta. Non bisogna, infatti, dimenticarsi come sia reduce da due infortuni gravi e da stagioni non di certo esaltanti. "Bisogna fare chiarezza - ha detto il tecnico di Grugliasco - Zaniolo viene da un infortunio molto serio. È stato operato ad aprile, per molto tempo non ha appoggiato il piede a terra. Non ha corso fino al 20 luglio. È molto indietro e dobbiamo recuperarlo. La condizione va migliorata e lui sta lavorando con grande impegno, ma deve ritrovare proprio la funzionalità del piede. Non è, in questo momento competitivo né gli si può chiedere di esserlo".
La linea è chiara: il potenziale c'è, ma servono lavoro (tanto) e pazienza (ancora di più). Zaniolo è arrivato, a tutti gli effetti, come sostituto di Miranchuk e come il russo, almeno in un primo momento, non dovrà essere considerato un titolare. Lo si dovrà mettere nelle condizioni di crescere un passo alla volta altrimenti, come dice il Gasp, "gli facciamo un danno".
Preso atto delle condizioni di Zaniolo, che non sono comunque una sorpresa, sul tavolo restano due questioni legate al calciatore giunto in prestito dal Galatasaray. La prima è legata al giocatore stesso. Bergamo è una tappa decisiva per la sua rinascita, forse l'ultima vera grande occasione a sua disposizione. L'impressione è che lui lo sappia e che si sia affidato a Gasperini nella speranza di tornare ad alti livelli. Non si tratta di un aspetto secondario, ma anzi fondamentale. Un discorso simile a a quanto accaduto con Scamacca, che all'Atalanta ha trovato la dimensione ideale per lavorare al meglio, dimostrando di nuovo il suo valore sul campo.
Lo stesso Gasp ha portato avanti questo parallelismo, aggiungendo anche De Ketelaere e parlando della seconda questione, quella legata alla qualità. "Zaniolo è arrivato in prestito ed è un tipo di scommessa alla Scamacca o alla De Ketelaere - ha evidenziato a L'Eco - L'importante è la qualità". La stoffa, senza dubbio, c'è. Resta da attendere per capire se Gasperini, sarto di qualità eccelsa, riuscirà anche questa volta a ritagliare l'abito giusto.
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