di Andrea Ghidotti 7 Set 2024 20:28
L'Atalanta Under 23 del tecnico Modesto pareggia nella sfida di Caravaggio contro il Trento. Una partita in cui i nerazzurri hanno costruito diverse occasioni e hanno trovato il vantaggio fortunuosamente con Bergonzi al 39'. Le occasioni create sono parecchie, il talento di Cassa e Manzoni lega i reparti con tocchi di alta caratura, il motore del centrocampo Gyabuaa si rende sempre più leader di questo gruppo e le geoemtrie di Panada innescano al meglio le cavalcate degli esterni Bernasconi e Ghislandi. In difesa ottima prestazione di Tornaghi e Bergonzi, buoni gli esordi per il classe 2007 Navarro, prelevato nelle scorse settimane dal Barcellona e di Alessio, che in qualche occasione gli manca ancora dell'istinto da goleador. Ma nel secondo termpo è il rigore realizzato in apertura da Peralta a consegnare il pareggio.
In avvio di gara la Dea cerca di costruire delle insidie con dei rilanci in profondità, Ghislandi prova a pescare lo sprint di Alessio. La retroguardia ospite regge con attenzione, ma l’asfissiante pressing dell’ex Roma mette in difficoltà Tommasi, che rischia di lasciar sfilare la sfera in porta. Intorno al decimo minuto è un guizzo di Manzoni ad accendere gli animi e a conquistare un importante corner. Per gli ospiti ci prova Disanto con un’accelerazione sulla sinistra, ma Gyabuaa recupera e ammortizza il cross che Dajcar blocca con sicurezza. Dopo il cooling break la Dea prova ad alzare i giri con Gyabuaa, il capitano illumina il corridoio per Ghislandi: l’esterno vola verso la porta avversaria e cerca il movimento di Alessio con un cross rasoterra, ma Cappelletti devia in angolo e salva gli ospiti. L’occasione migliore arriva allo scoccare della mezzora: Gyabuaa batte una punizione da centrocampo e dà il via ad un giro palla orchestrato da tutta la linea difensiva, compreso Dajcar, fino ad arrivare verso Bernasconi, l’esterno cerca Ghislandi sul secondo palo, ma ad anticipare l’atalantino è il trequartista Manzoni che da pochi passi non riesce a coordinarsi per trafiggere Tommasi. Sugli sviluppi di una punizione dal limite battuta da Bernasconi, la Dea cerca di sbloccare la sfida: dopo qualche deviazione la sfera rotola verso Cassa che scarica verso Manzoni dal limite, la conclusione del classe 2005 viene deviata e una giocata spalle alla porta di Gyabuaa consente di liberare Ghislandi, ma la conclusione dell’esterno viene sporcata e Tommasi blocca con sicurezza. Al 39’ una scucchiaiata di Panada trova lo sprint disperato di Bergonzi sul fondo, il 66 nerazzurro cerca di crossare in slancio e il suo tentativo si insacca inaspettatamente in rete nell’incredulità generale. La rete innesca la reazione del Trento, i ragazzi di Tabbiani ci provano con la conclusione dalla distanza di Giannotti, che impegna per la prima volta Dajcar, e con una punizione di Peralta che sibila appena sopra la traversa. Dopo questi acuti la Dea riparte, un break di Cassa apre in due la mediana ospite e Frosinini è costretto ad uno strattonamento che vale il cartellino giallo.
Inizia il secondo tempo e il Trento cerca di sfruttare al meglio una punizione dal limite, il cross di Peralta e uscita di Dajcar che travolge Frosinini. Il direttore di gara aspetta qualche secondo, poi assegna un calcio di rigore in favore degli ospiti: al 3’ Peralta apre il piattone e l’estremo difensore nerazzurro può soltanto sfiorare. La rete del pareggio innesca la reazione con un’occasione sprecata da Ghislandi e inala fiducia agli ospiti che cercano di attaccare con il solito Peralta e alla ricerca di Petrovic, ma gli interventi di Tornaghi e Bergonzi annullano le iniziative trentine. Alessio prova a prendersi sulle spalle la Dea e con un diagonale impegna Tommasi, sulla respinta Cassa cerca il tap-in vincente, ma l’occasione non viene a sfruttata a causa del rientro della retroguardia ospite. Il Trento sostituisce i suoi ammoniti ed inserisce l’esperto Di Carmine, ex Serie A autore di una rete contro l’Atalanta nel 2019. La sfida subentra in una fase di stallo a causa della girandola dei cambi, ma proprio le sostituzioni e i cambi di ruolo sono autori di due belle azioni sulla destra con Bergonzi, alzato sull’esterno al posto di Ghislandi, ma Alessio sciupa malamente calciando alto e nella seconda occasione la difesa trentina riesce a disinnescare la chance orobica. De Nipoti subentra al posto di Manzoni e cerca di insidiare con delle azioni personali, una che bacia l’esterno della rete e la seconda bloccata dalla retroguardia ospite. Il forcing orobico prosegue e verso lo scadere è un tocco delizioso di Muhameti ad accendere l’ennesimo sprint di Cassa, il classe 2006 si fa ipnotizzare da Tommasi e a ‘tu per tu’ e non riesce a trovare la lucidità giusta per riportare in vantaggio l’Atalanta. Inizia il recupero e un’indecisione di Dajcar rischia di concretizzare la rimonta degli ospiti, ma Tornaghi evita l’estremo difensore con un appoggio e in seguito salva sulla linea. Un recupero infuocato, in cui nessuna delle due formazioni riesce a creare pericoli e il sipario cala su un fallo ai danni di De Nipoti.
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