di Gianluca Pirovano 4 Ago 2024 09:29
È durata poche ore la vendita libera degli abbonamenti all'Atalanta per la stagione 2024/2025. Aperta questa mattina, sabato 3 agosto, alle 10, è stata ufficialmente chiusa con una nota della società nel tardo pomeriggio, per esaurimento dei posti. Di fatto, però, le due curve sono andate sold out nel giro di un paio d'ore e gli altri settori hanno seguito a ruota. Il dato definitivo, sempre comunicato dalla società, è di 15.200 tessere staccate.
Poche ore, ma sufficienti per sollevare un polverone. In tanti speravano, dopo le restrizioni causate dai lavori al Gewiss Stadium, di poter tornare a sottoscrivere l'abbonamento stagionale. Più di cento, per questo motivo, si erano radunati fuori dalla Curva Nord già questa notte, con l'obiettivo di essere i primi, una volta aperte le biglietterie, a potersi abbonare. Purtroppo, però, molti di quelli che hanno tentato questa soluzione sono rimasti a bocca asciutta. I pochissimi abbonamenti disponibili in Nord sono andati polverizzati.
Online la situazione non è stata di certo migliore. È stato, in sostanza, un terno al lotto. Qualcuno, pochi a dir la verità, è riuscito a connettersi e in pochi minuti ha sottoscritto la tessera. Tanti, invece, hanno trovato ad attenderli più di un'ora di coda sulla piattaforma Vivaticket. Al termine della coda, poi, hanno trovato gran parte dei settori esauriti. Per intenderci, a mezzogiorno risultavano disponibili soltanto alcuni abbonamenti in Parterre e una cinquantina di tessere nella nuova Tribuna Ovest. Risultavano, perché la certezza che fossero realmente acquistabili non è possibile averla. Come già accaduto in passato per alcune partite di cartello, è capitato di vedere posti disponibili, ma, una volta iniziata la procedura, di essere espulsi e dover ripartire da capo, trovandoli a quel punto esauriti. In sostanza, un vero caos.
Un altro dettaglio che balza immediatamente all'occhio è il dato definitivo: 15.200 abbonamenti. La domanda che sorge spontanea è: non sono pochi? Il nuovo Gewiss avrà una capienza di circa 25.000 posti. Se a questi sottraiamo i 1.500 che verranno riservati agli ospiti e gli abbonamenti, ne restano, posto più, posto meno, 8.300. Una quota, è bene dirlo, va tenuta obbligatoriamente per la vendita libera dei biglietti della singola partita, ma gli altri? Certo, ci sono gli sponsor, ma non si tratta comunque di numeri sufficienti a spiegare questa forbice. La scelta della società sembra, quindi, essere stata quella di privilegiare la vendita dei biglietti per le singole partite. Decisione legittima, ma che ha lasciato più di qualcuno scontento e, soprattutto, senza l'abbonamento che avrebbe voluto.
E qui arriva la seconda domanda: si poteva fare meglio? Nella gestione della vendita, sicuramente, ma non solo. Si sarebbe potuto, per esempio, comunicare in maniera dettagliata il numero di abbonamenti a disposizione per la vendita libera, in modo da evitare le polemiche che ora, naturalmente, si stanno sollevando. La società, come già sottolineato, avrebbe potuto mettere a disposizione qualche tessera in più, soprattutto nei settori popolari, per andare incontro ai tifosi. E ancora, sarebbe utile dividere i momenti di vendita online e in presenza, per evitare che chi fa la fila allo stadio si trovi poi senza tessera.
Poi è chiaro, l'Atalanta sta vivendo il miglior momento della sua storia ed è naturale che la richiesta di abbonamenti, così come di biglietti, sia molto più alta rispetto al passato. Impossibile, quindi, accontentare tutti, ma gli spunti per migliorare ci sono.
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