di Gianluca Pirovano 4 Apr 2024 20:21
L’Atalanta vista a Firenze, eccezion fatta per un Carnesecchi straordinario, non è piaciuta a nessuno, di certo nemmeno a Gian Piero Gasperini. La Fiorentina ha dominato dal primo all’ultimo minuto, mettendo in campo maggiore intensità e legittimando una vittoria che, senza la prestazione super dell’estremo difensore nerazzurro, sarebbe stata molto più ampia. La domanda da porsi, vista anche la poca distanza dalla bella vittoria di Napoli, è come sia stato possibile vedere una Dea così spenta e così in sofferenza. Noi abbiamo trovato tre motivi.
1- L’assenza di Scalvini
L’assenza del difensore classe 2003 è stata più pesante del previsto. Tra le tante difficoltà incontrate dalla Dea al Franchi, una delle più lampanti è stata quella in fase di costruzione dal basso. L’Atalanta si è spesso dovuta affidare ai lanci lunghi, senza grande fortuna, considerata anche la stazza di Miranchuk e Lookman. Il motivo è da cercare anche nell’assenza di Scalvini, il migliore in fase di impostazione a livello difensivo. Senza di lui, sono mancate rapidità e visione di gioco. E se la soluzione fosse Toloi?
2- L’attacco leggero
La Fiorentina vista in Coppa Italia non è stata di certo una sorpresa. La Viola in casa gioca bene e durante il campionato ha sfoderato prestazioni maiuscole, pagando, di contro, la sua scarsa vena realizzativa. Se si aggiunge poi che la Coppa è un obiettivo concreto e che potrebbe cambiare la storia della stagione dei toscani, il risultato è subito chiaro. Era lecito, allora, aspettarsi un pressing asfissiante e ritmi molto alti, soprattutto nel primo tempo. Perché, quindi, scegliere un attacco così leggero? Anche considerata l’assenza di Scalvini di cui sopra. Scamacca è in palla e ha voglia (forse troppa, considerando il fallo nel finale). Col senno di poi, chiaro, sarebbe stato meglio partire con lui.
3- Gli esterni appannati
Gira e rigira si torna sempre lì: sugli esterni. Un ruolo fondamentale nel gioco di Gasperini, ma un reparto che, secondo molti, non è al livello degli altri. Firenze, in questo senso, ne è stata la conferma. Male Ruggeri, malissimo Holm, peggio forse Bakker, che ha sprecato un’occasione clamorosa per strappare l’1-1. Soluzioni però, a questo punto della stagione, non ce ne sono.
Al di là di quanto visto al Franchi, c'è comunque tutto per guardare in maniera positiva al futuro. L'1-0 è un risultato che si può ribaltare e la finale resta un obiettivo concreto. Intanto, però, testa al campionato e al Liverpool.
Credits photo: Atalanta.it
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