di
Redazione
4 Mar 2025
12:25
Charles De Ketelaere rappresenta al meglio il calo fisico, tecnico e mentale che sta attraversando l’Atalanta in queste ultime settimane. Il belga, infatti, non trova la via del gol dallo scorso 21 gennaio, quando segnò contro lo Sturm Graz in Champions League, mentre in campionato il digiuno dura ancora di più: l’ultima rete risale al 22 dicembre, con la doppietta decisiva nel 3-2 contro l’Empoli.
Un periodo particolare per il caro Cdk, seppur la sua stagione sia stata positiva: gol, assist e un contributo pesantissimo alla squadra. Tra campionato e coppe ha portato all’Atalanta ben 30 punti, mettendo in mostra anche quella dedizione al lavoro di squadra che l’aveva trasformato in una sorta di Scottie Pippen, sempre pronto a prendersi responsabilità anche lontano dalla porta.
Il calo è iniziato dalla gara d’andata con il Bruges, influenzando anche le prestazioni successive in campionato, in un contesto in cui avrebbe dovuto dominare, considerando le sue qualità. La colpa? Un mix di tutto: stanchezza, troppe volte poco tentato ad osare la giocata e, nel mezzo, un momento della squadra che di certo non aiuta.
Detto questo, il suo talento è fuori discussione, il suo valore un’assoluta certezza. Ora tocca a lui ritrovare continuità e riprendere in mano il proprio percorso. La stagione è ancora lunga (mancano undici partite), e le sue giocate potrebbero rivelarsi decisive per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che sogna di riscrivere la storia andando oltre ogni limite: conquistare il primo scudetto.
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